Consiglio: se hai dubbi clicca sulle parole evidenziate per trovarne il significato, ecco un esempio esplicativo.
Che cos’è il piede piatto?
Si tratta di una patologia molto frequente, parafisiologica ("praticamente normale") sino ai 4-5 anni di età; infatti spesso viene considerata patologica l'iperplasia, l'ispessimento del tessuto adiposo plantare, costante nella prima infanzia.

Il piede piatto vero e proprio consiste nell'appiattimento della volta plantare, arcata del piede e nella deviazione del calcagno in valgismo, "Da dietro vedo i talloni che cadono verso l'interno". Il piede presenta una potenzialità evolutiva di auto correzione sino agli 8-9 anni di età.
Cosa succede se la pianta del piede non si "adegua"?
Qualora le strutture legamentose della pianta del piede non si "adeguino" allo sviluppo scheletrico del bambino/a, si può verificare il cedimento della volta longitudinale del piede con alterazioni dei normali rapporti articolari tra le ossa del tarso ("parte del piede medesimo").

Il bambino/a puo' risultare asintomatico, non riferire dolore oppure facile stancabilità nella stazione eretta e nella deambulazione oppure dolore a livello del collo piede e parte interna dello stesso.
Cosa fare in caso di piede piatto?
Un'accurata visita ortopedica associata allo studio podoscopico e una radiografia in carico comparativa dei piedi permettono di valutare l'eventuale riduzione dell'arcata plantare, possibili anomalie ossee associate, eventuali variazioni asse di carico agli arti inferiori (ginocchie valghe a "X" o vare, ad"O"), anomalie tendinee, etc...
Come viene effettuato il trattamento?
Il trattamento può prevedere l'utilizzo di calzature correttive con plantari eseguiti in calco, ovvero ricavando l'impronta del piede del paziente, cercando di correggerne la "deformazione".

Possono essere consigliati esercizi di rinforzo dei muscoli cavizzanti del piede, al fine di potenziare l'arco plantare.

In casi selezionati, generalmente dopo i 9 anni di età, può trovare indicazione l'approccio chirurgico, la cosiddetta "risi astragalica", la quale consiste nel posizionare nel seno del tarso ("parte anatomica del piede") una vite riassorbibile o non, in questo ultimo caso rimossa al termine dell'accrescimento corporeo.
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